VENDI LA TUA CASA : CHI FA DA SE ... ?

 



Vendi la tua casa: chi fa da sé…

 …Fa per tre!!!  O no?

 È un problema che prima o poi ci poniamo tutti, quando prendiamo la decisione di mettere in vendita la nostra casa. Mi arrangio o mi rivolgo ad un’agenzia?

 Se fino a qualche anno fa la risposta era praticamente scontata (era troppo difficile riuscire a vendere casa senza intermediari), oggi le possibilità che ci offre il “villaggio globale” sono certamente molto più alte e variegate: rispetto al passato possiamo metterci in contatto con molte più persone, anche molto distanti, e volendo tutte contemporaneamente.

E l’agenzia continua a costare….

 

“Ma allora, il fai da te è la vendita del futuro per la mia casa??”

 

Beh, è meglio andarci cauti…

 

Intendiamoci subito su due cose:

1)    È perfettamente LEGITTIMO e POSSIBILE vendere la propria casa autonomamente, e le conseguenze giuridiche che ne derivano (se le carte sono fatte bene…) sono le stesse della vendita tramite agenzia.

2)    Io – Andrea – Non mi nascondo dietro a un dito (e chi mi conosce personalmente sa che farei un po’ di fatica…): siamo agenti immobiliari, per cui siamo “di parte”.

 

 

Però è giusto valutare con la massima attenzione ogni aspetto: detto che la vendita in proprio è tecnicamente possibile, bisogna stare attenti alle “trappole” che possono annidarsi lungo il percorso.

 

Occhio che sono 4, e bisogna evitarle tutte!

 

 

Trappola 1: L’incognita del prezzo:

Abbiamo visto che l’indicatore principale del valore di una casa è il prezzo degli immobili EFFETTIVAMENTE VENDUTI. Abbiamo anche visto che questa informazione così preziosa non è affatto facile da ottenere, perché molto spesso i prezzi che vediamo negli annunci non corrispondono ai prezzi effettivi.

E senza questi dati, indovinare il prezzo giusto a cui mettere in vendita la casa è un’impresa quasi titanica.

 

Trappola 2: La mia casa è vendibile?

 

“Che domanda!! Se la metto in vendita e trovo un compratore, certo che sì!!!”

 

E invece… Bisogna stare attenti, perché adesso per poter essere legalmente venduto, un immobile deve essere accompagnato da una relazione da parte di un tecnico abilitato (si chiama Relazione Tecnica Integrata, abbreviato in RTI) che attesti la conformità tra lo “stato di fatto” (come è la casa effettivamente in quel momento: misura degli ambienti, altezza, distanza delle porte/finestre, ecc) e lo “stato legittimo” (quello che risulta dalle mappe del Comune). Torneremo sopra quest’argomento, ma adesso ci serve sapere che per ottenere la RTI servono un po’ di soldi (dipende dall’immobile) e soprattutto del TEMPO. Se il tecnico infatti rileva delle difformità, occorre intervenire per sanarle: può essere solo un discorso burocratico (ma anche lì servono altri soldi ed altro tempo), ma potrebbe essere necessario intervenire FISICAMENTE sulla casa (con l’impresa edile!!!) per sanare la situazione, ed in questo caso è facile immaginare quanto possa costare questo “giochetto”…

Il problema non risiede solo nel costo (e tempo), ma soprattutto nel fatto che questa cosa ci può far perdere molte occasioni: magari abbiamo trovato l’acquirente perfetto, ma ha troppa fretta e non può aspettare tutta la burocrazia (o peggio) per sistemare le carte, e così trova un’altra casa…

 

Trappola 3:  La mia controparte è affidabile?

Se siamo noi a comprare, il rischio grosso è sulla caparra: se infatti chi vende ha delle pendenze (con le banche, il fisco o altri creditori) che potrebbero comportare il pignoramento o simili della casa, se questo avviene tra il momento in cui abbiamo versato la caparra e quello in qui si perfeziona la vendita, sarà molto difficile recuperarla, spesso sarà necessaria un’azione legale con tutti i costi (e tempi) del caso…

Se invece siamo noi i venditori, magari non rischiamo dei soldi, ma del tempo certamente sì: spesso infatti le proposte di acquisto sono subordinate alla concessione del mutuo all’acquirente da parte della banca (si chiama “Sospensiva del mutuo”). Quindi, se decidiamo di accettare la proposta con questa sospensiva, dobbiamo aspettare la risposta della banca prima di andare avanti. E questa (ammesso e non concesso che sia positiva, coi tempi che corrono…) potrebbe arrivare anche dopo 40 giorni!!

Insomma, anche qui si possono perdere delle grosse occasioni.

 

Trappola 4: Chi ci viene in casa?

Il modo di oggi non è esattamente rose e fiori, lo sappiamo benissimo.

E far visitare ad un potenziale acquirente la propria casa è certamente necessario (ci mancherebbe), ma è anche un bel rischio. Chi mi dice che quel signore distinto ed affabile a cui sto spiegando come si apre il portone del garage sia effettivamente interessato alla mia casa, o piuttosto stia facendo un sopralluogo per vedere quello che c’è dentro? (Ci siamo capiti, no??)

 

 

Insomma, se vogliamo fare da soli dobbiamo stare attenti a dove mettiamo i piedi.

 

L’agenzia immobiliare (meglio ancora: la BRAVA agenzia immobiliare…) disinnesca una ad una tutte queste trappole:

1)    L’agenzia ha NATURALMENTE accesso ai prezzi degli immobili effettivamente venduti (sfido: è il loro lavoro!!!).

2)    L’agenzia ti assiste in ogni fase burocratica, soprattutto con tempi coordinati con la vendita: difficilmente succederà di dover far aspettare un compratore, perché l’agenzia tenderà ad analizzare (e risolvere) il problema PRIMA di entrare nel vivo della vendita.

3)    L’agenzia, oltre all’esperienza ed al “naso” per casi sospetti, ha accesso alle informazioni sulla controparte (perché ce l’ha sotto contratto) e soprattutto le sa analizzare correttamente. In più, per gli stessi motivi l’agenzia può prevedere con maggiore affidabilità l’esito di una richiesta di mutuo.

4)    Neanche a dirlo, l’agenzia filtra i contatti (come minimo parlano con loro al telefono o di persona in studio prima di portarteli a casa), minimizzando il rischio di avere a che fare con dei perditempo o peggio.

 

 

 

“OK Andrea, mi hai convinto vengo a prendere un caffè in agenzia per fare due chiacchiere con te”.

 

Adesso però c’è un altro “dilemma”: Esclusiva sì o no?

 

Detto che anche in questo caso è perfettamente legittimo dare il mandato a più agenzie (ci sono ovviamente delle regole generali da rispettare), bisogna fare dei ragionamenti precisi:

 

A parte le considerazioni etiche. Il problema è la confusione che potrebbe generarsi: lo stesso immobile potrebbe venire pubblicizzato magari con le stesse foto, ma con prezzi diversi; questo avrebbe sicuramente delle conseguenze sulla chiarezza degli annunci (e sappiamo bene che questo fatto crea dei problemi).

Inoltre potrebbe esserci poca chiarezza sul fatto che il prezzo sia trattabile o meno: se infatti vogliamo tenerci del margine (ad esempio la casa ha un valore di 120, ma preferiamo metterla a 135 per gestire un’eventuale trattativa), può capitare che nell’annuncio venga riportato direttamente 120, o magari 135 ma senza indicare che il prezzo è trattabile.

C’è poi il rischio di vedere lievitare i costi dell’intermediazione, perché capita che uno stesso acquirente si rivolga a più di un’agenzia: in questo caso diventa difficile capire quanto sia stato l’effettivo contributo alla vendita di ciascuna agenzia coinvolta, col rischio per il venditore di dover riconoscere la provvigione a diverse agenzie, o peggio di vedersi intentare una causa civile (che non pregiudica la vendita, ma costa di avvocati ecc.).

 

In buona sostanza, l’agenzia (in esclusiva) ci dà delle CERTEZZE su quanto mi costerà vendere la mia casa.

Altre strade sono possibili, legittime ma INCERTE: potrei avere fortuna e guadagnarci molto di più , ma anche viceversa.

 

Quanto vale la mia “serenità”?

Pensiamoci su ...

 

Andrea di ProgettoCasa

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